Lorenzo Litta
L'Inglese "Interbrand" ha recentemente stilato la classifica dei "Top 100" dei Brand mondiali. Al primo posto figura, ancora una volta, la Coca-Cola. In generale sono le Multinazionali a Stelle e strisce a monopolizzare i primi posti. E gli italiani? Solo 4 rientrano in classifica: Gucci, Bulgari, Prada e Armani. Rispettivamente ai posti 46, 95, 96, 97. Il lusso Made In Italy continua ad avere un buon successo a livello internazionale. E a difendere l'immagine del Bel Paese nel Mondo. E se Gucci punta sugli accessori, il marchio Prada attraverso la America's Cup e Luna Rossa (seguendo l'esempio di Louis Vuitton, 17esimo in classifica per Interbrand, che sponsorizza la manifestazione) raggiunge agilmente il grande pubblico. Armani ha invece diversificato (con una politica di Brand - stretching) con cioccolatini e design per la cucina. Diverso il caso di Bulgari. Da "semplice" casa di gioielli con una precisa attività di Brand - Placement si è trasformata in uno dei massimi simboli di ciò che è esclusivo. Chi non ricorda il cronografo di James Bond? D'altronde il Ricettore sceglie un brand piuttosto che un altro non solo perchè si innamora del prodotto e del segno che lo contraddistingue (come sostiene l'amministratore delegato di Bulgari Francesco Trapani), ma anche per il significato che quel prodotto associato a quel segno può assumere.