Lorenzo Litta
Il Programma di controllo dei Container promosso dalla Organizzazione Mondiale delle Dogane (WCO) e dalle Nazioni Unite continua a migliorare i risultati.
Nato nel 2003 per incrementare i fermi doganali in alcuni Paesi in via di sviluppo, su iniziativa degli Uffici Doganali di Italia, Spagna, Germania, Canada, Stati Uniti, Francia, Danimarca e Norvegia, il Container Control Program ha portato risultati significativi sia per quello che concerne i sequestri di droga che di merce contraffatta.
Il programma è stato esteso dapprima a Ecuador, Senegal, Ghana e Pakistan (tutti individuati come principali Paesi di transito) poi al Turkmenistan, più recentemente a Panama, Costa Rica, Benin, Togo, Costa d'Avorio e potrebbe essere presto implementato anche in Brasile, dove ad eccezione degli uffici doganali dell'area di San Paolo (Guarulhos e Santos), vi è poca conoscenza ed attenzione al problema della contraffazione.
Organizzazione Mondiale delle Dogane e dalle Nazioni Unite hanno anche siglato accordi di collaborazione con nuovi partner istituzionali che consentiranno un migliore funzionamento del Programma, quali Interpol, Unicri, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, e l'Alleanza per il Commercio Sicuro.
Solo in Ecuador si sono sequestrati nel 2009:
- 28,4 tonnellate di Cocaina.
- 7,5 tonnellate di Cannabis.
- 76 tonnellate di reagenti chimici tossici non autorizzati.
- 9 tonnellate di pinne di squalo.
- 7 container di prodotti per la casa e capi di abbigliamento.
- 2 container di alcolici.
- 3 container di vari prodotti contraffatti.
- 45 container (per 1.545 tonnellate) di legni pregiati in via di estinzione.
- 4,5 milioni di pacchetti di sigarette contraffatte.
- numerosi container di prodotti non dichiarati (poi rivelatisi contraffatti).
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