Se per molti la migliore difesa è l'attacco, lo è ancora di più per TomTom, azienda olandese leader nella produzione e sviluppo di software e navigatori satellitari per auto e moto. Attaccata legalmente da Microsoft per violazione di ben otto brevetti di cui tre legati al file system FAT(File allocation table, un componente fondamentale dei sistemi operativi Dos e Windows) e cinque alla tecnologia di gestione delle mappe, il colosso dei Paesi Bassi passa al contrattacco citando la casa di Bill Gates per aver violato quattro dei suoi brevetti riguardanti lo sviluppo del programma Streets and Trips.
L'istanza di denuncia è stata presentata venerdi presso un tribunale della Virginia; Microsoft sarebbe rea di aver utilizzato illegalmente - per il suo Steet and Trips - alcuni specifiche funzioni del programma di navigazione del produttore europeo, fra cui gli strumenti ("metodi e apparati", recita il brevetto) per la presentazione dinamica dei cosiddetti Poi (i Point of interest, uno dei pezzi forti di una piattaforma di navigazione satellitare). Per quanto riguarda le lamentele esposte da TomTom, i legali hanno fornito indicazioni molto precise sulle funzioni che Microsoft avrebbe utilizzato illegalmente per i propri interessi: 1. generazione di una manovra ad un incrocio attraverso un cambio di direzione; 2. generazione di un percorso in un sistema di navigazione veicolare; 3. selezione rapida della destinazione di un sistema di navigazione da automobile; 4. metodi e apparati per la presentazione dinamica dei Punti di Interesse.
Secondo l'accusa, tutti e quattro sarebbero stati violati da Microsoft all'interno dei suoi prodotti hardware e software per la navigazione e questo sarebbe sufficiente per chiedere l'immediata cessazione di ogni sfruttamento indebito, per chiedere il risarcimento dei danni, nonché il rimborso di ogni spesa legale, a fronte di una pretesa infrazione alla legge.
Dietro la schermaglia tra aziende tecnologiche ci potrebbe essere - stando ad alcune autorevoli indiscrezioni - il mondo Linux e per la precisione l'utilizzo del sistema operativo open source sui dispositivi mobilie ed è in questa direzione che Tom Tom lungi dal lasciarsi schiacciare ha deciso di iscriversi all’OIN (Open Invention Network), un consorzio nato nel 2005 a cui aderiscono produttori (tra cui Red Hat, Ibm, Oracle e Google) che hanno visto i rispettivi brevetti oggetto di contestazione legale. Una sorta di "ecosistema protetto" nato con l'intento di difendere il software open source dagli attacchi in carta bollata promossi da chi vuole mettere nell'angolo Linux.
Linux gioca un ruolo importante in TomTom quale cuore di tutti i suoi dispositivi di navigazione portatile e l'azienda ne incoraggia lo sviluppo per contribuire all'innovazione di una comunità tecnologica che possa dare benefici a tutti.
Chi invece non crede all'ipotesi di una guerra con ricadute dirette su Linux enfatizza il fatto che la "querelle" fra le due compagnie sia più pragmaticamente una guerra di posizione e posizionamento sul mercato, atta a creare le migliore condizioni possibili di crescita per i due marchi negli Usa e in Europa.
C'è infine chi vede dietro il botta e risposta una partita a scacchi che prende origine da un accordo di "cross-licensing", voluto da Microsoft e mai perfezionato per volontà di TomTom, che potrebbe anche sfociare in futuro in una clamorosa acquisizione.
In attesa degli sviluppi, certo è che se la battaglia legale dovesse premiare il colosso di Redmond, si creerebbe un "pericoloso" precedente (per il movimento open source) nel caso in cui Microsoft decidesse di procedere legalmente contro altre aziende o community legate a Linux.
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