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07 dicembre 2006

I falsi di Pechino, le leggi e i turisti Francesi… e gli altri!

Enrico La Malfa


Le parti: sette Shopping malls sparsi nel centro di Pechino; brands quali Versace, Lacoste, Ralph Lauren, Armani, Gucci ed i soliti noti. Due protagonisti: i turisti ed i falsi a prezzi stracciati. Questo è il film proiettato quotidianamente qui a Pechino. Tutto noto, si sa. Quello che non si immagina forse è che i cinesi hanno in vendita, o
ltre l'immancabile falso, anche il prodotto con marchio locale. Se vi state chiedendo quale costa di meno ecco i prezzi dei falsi: con 4 euro potreste comprarvi una camicia Versace e con 3 un orologio Gucci. Il marchio locale cinese? Inevitabilmente più caro. Per il turista che non si fa scrupoli per l'acquisto di un falso la scelta è facilissima. Con una eccezione però: il turista francese! Ormai lo sanno anche i venditori delle malls: se un francese torna in patria con un falso rischia una multa che va ben oltre il valore commerciale del relativo bene originale. Alla fine vince la paura della multa ed il francese di turno non acquista il falso. Piccolissimi passi che, con una seria regolamentazione UE che si ispiri alla legge francese, potrebbero trasformarsi in una svolta decisiva volta ad eliminare questa tappa immancabile tra i turisti di Pechino. E non è poco in vista di Beijing 2008!

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