Il Governo ha definitivamente approvato un DDL (denominato INDUSTRIA 2015) promosso dal Ministro per lo Sviluppo Economico Bersani che intende riordinare le politiche industriali del Belpaese.
Le novità comprese nel DDL toccano i seguenti punti:
1. nuovi fondi per i finanziamenti pubblici,
2. politica dei brevetti,
3. progetti di innovazione industriale,
4. reti di impresa.
1. FONDI DI INVESTIMENTO - Il DDL modifica sostanzialmente, tra l’altro, il settore degli incentivi alle imprese: sono stati infatti istituiti due nuovi fondi, che assorbiranno le risorse fino ad oggi suddivise in un arcipelago di piccoli fondi.
2. POLITICA BREVETTUALE - Le norme sui brevetti vengono riviste: vengono reintrodotti tra l’altro le tasse sui brevetti e la titolarità delle invenzioni torna alle Università per cercare di stimolare l'impegno degli Atenei nella ricerca e permettere loro di negoziare direttamente con le imprese.
3. NUOVE STRATEGIE DI INVENTIVAZIONE ALLA RICERCA - È in arrivo il Manager della PA: la nuova figura istituita dal DDL seguirà l' intero iter di incentivazione al fianco del governo. L'elemento di novità arriva però dal sistema di incentivazione "su misura", che opererà per singoli obiettivi in settori tecnologici ad alto potenziale di sviluppo. L'intenzione del Governo è quella di concentrarsi in modo particolare su questo secondo aspetto, al fine di agevolare le sinergie fra enti locali, imprese, università e centri di ricerca, chiamati a proporre 'Progetti di innovazione industriale'. Tali progetti verranno adottati con un percorso a tappe, dapprima individuando macro-aree di intervento e, al loro interno, una serie di "sotto-titoli".Successivamente entrerà in campo la figura del "manager", con il compito di individuare i migliori progetti per poi sottoporli all'attenzione del ministero dello Sviluppo Economico.
4. VERSO I DISTRETTI INDUSTRIALI - Arrivano anche norme per favorire l' aggregazione imprenditoriale. Lo scopo è quello di dare una opportunità alle piccole società di aumentare la propria massa critica per muoversi meglio sul mercato.
Le novità comprese nel DDL toccano i seguenti punti:
1. nuovi fondi per i finanziamenti pubblici,
2. politica dei brevetti,
3. progetti di innovazione industriale,
4. reti di impresa.
1. FONDI DI INVESTIMENTO - Il DDL modifica sostanzialmente, tra l’altro, il settore degli incentivi alle imprese: sono stati infatti istituiti due nuovi fondi, che assorbiranno le risorse fino ad oggi suddivise in un arcipelago di piccoli fondi.
2. POLITICA BREVETTUALE - Le norme sui brevetti vengono riviste: vengono reintrodotti tra l’altro le tasse sui brevetti e la titolarità delle invenzioni torna alle Università per cercare di stimolare l'impegno degli Atenei nella ricerca e permettere loro di negoziare direttamente con le imprese.
3. NUOVE STRATEGIE DI INVENTIVAZIONE ALLA RICERCA - È in arrivo il Manager della PA: la nuova figura istituita dal DDL seguirà l' intero iter di incentivazione al fianco del governo. L'elemento di novità arriva però dal sistema di incentivazione "su misura", che opererà per singoli obiettivi in settori tecnologici ad alto potenziale di sviluppo. L'intenzione del Governo è quella di concentrarsi in modo particolare su questo secondo aspetto, al fine di agevolare le sinergie fra enti locali, imprese, università e centri di ricerca, chiamati a proporre 'Progetti di innovazione industriale'. Tali progetti verranno adottati con un percorso a tappe, dapprima individuando macro-aree di intervento e, al loro interno, una serie di "sotto-titoli".Successivamente entrerà in campo la figura del "manager", con il compito di individuare i migliori progetti per poi sottoporli all'attenzione del ministero dello Sviluppo Economico.
4. VERSO I DISTRETTI INDUSTRIALI - Arrivano anche norme per favorire l' aggregazione imprenditoriale. Lo scopo è quello di dare una opportunità alle piccole società di aumentare la propria massa critica per muoversi meglio sul mercato.
Nessun commento:
Posta un commento