Lorenzo Litta
La Fiera di Milano non è interessante solo per le architetture di Massimiliano Fuksas. E nemmeno per le continue esposizioni. Da qualche tempo Milano Fiera International organizza un “Servizio di Sicurezza Anticontraffazione”. Il Servizio ha tre finalità: a) Informazione, b) Tutela, c) Intervento. I membri del Servizio informano gli espositori sui vantaggi che possono derivare dalla protezione delle loro creazioni. Tutelano gli espositori con la raccolta ufficiale di prove nelle ipotesi di violazione dei diritti di Proprietà Intellettuale e nei casi di Concorrenza Sleale in occasione delle varie manifestazioni. L’Intervento “consiste nella possibilità di chiedere ad un collegio di Esperti in Proprietà Industriale che sia accertato in via sommaria che un prodotto costituisca una contraffazione o una usurpazione dei diritti di proprietà industriale della parte istante e che, in conseguenza di ciò, venga ordinata la rimozione del prodotto contestato dagli spazi espositivi”.
Particolarmente interessante la fase di costituzione del “Giurì”, composto da almeno tre esperti che si trovano a valutare prodotti che, spesso, secondo i contraffattori “sono solo liberamente ispirati” a fantomatici movimenti artistici contemporanei. Il Giurì si trova anche a dover trattare con persone che di IP sanno poco o nulla e che vengono da diverse parti del mondo. Motivo per il quale, pur essendo l’italiano la lingua ufficiale di svolgimento della contesa non sono rari i casi in cui ci si trovi ad esporre le conclusioni anche in altre lingue. Il Servizio è guidato dall’Avv. Giovanni F. Casucci e si avvale della collaborazione di alcuni tra i maggiori esperti di IP sia dal punto di vista giuridico che tecnico. Mi sembra doveroso sottolineare l’importanza del “tecnico” nella esplicazione delle funzionalità di alcuni prodotti e delle eventuali differenze in quanto “utilizzatore informato”.
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