Lorenzo Litta
In spiaggia si sa al tifoso interista medio piace parlare di calciomercato e sognare di vincere finalmente qualche cosa sul campo che non sia una misera coppetta nazionale. Quest'estate ha avuto diversi motivi per gioire: a) Uno scudetto cucito sul petto dai magistrati, b) la Juventus in Serie B, c) il Milan che vende l'incubo Shevchenko. Ebbro da cotanta felicità non si è accorto che qualcuno ha modificato sulle sue maglie il marchio della Coppa Italia (il famoso "tiro a segno") e nemmeno che sul retro è spuntato lo stemma della città di Milano. Mi sembra di poco gusto, per ragioni di marketing, invertire il verde ed il rosso stravolgendo quello che è il tradizionale tricolore concentrico (usato anche dall'esercito, vedi foto). Per di più sulle maglie neroazzurre è comparso l'emblema di Milano, la croce rossa su sfondo bianco, antico marchio del Milan e parte integrante del logo che tutti conoscono dei rossoneri...
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