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30 agosto 2006

Tormentoni sotto l'ombrellone... il Chelski

Lorenzo Litta


Sempre sotto l'ombrellone chi vi scrive ha approfondito la lettura dei quotidiani pallonari nazionali. Tra le notizie meno interessanti sicuramente il debutto con gol e bacio della maglia di Shevchenko nel Chelsea Football Club, la squadra della Londra bene, il "Chelski" da tre anni, quando il magnate russo Roman Abramovich ha rilevato il club da Ken Bates. ALT!!! Non si può più chiamare "Chelski" perchè la "Europa Wines" una società di Leeds si è affrettata a registrare il marchio "Chelski" il 2 luglio 2003, alcuni minuti dopo l'annuncio dell'acquisto da parte di Abramovich. Eppure già allora si parlava di "Chelski" e su www.solski.it apparve la notizia "Ecco il Chelski"... Quindi? Il Chelsea ha fatto opposiz
ione contro questa società al Trade Mark Registry ricevendo un secco diniego. Chelski è un marchio "Europa Wines" che potrà così liberamente produrre il suo "alcopop" a base di Vodka denominato, appunto, Chelski Blue. In realtà l'opposizione del Chelsea FC, ritenuta infondata da parte della corte britannica, è tutt'altro che inopportuna. Anche la scelta del blue, affatto casuale (i giocatori del Chelsea sono da sempre i "blues"). Sostanzialmente "Chelski" è un termine che ha acquisito una capacità distintiva de facto. Da privo di senso ha acquisito un considerevole appeal come marchio, come evidenzia anche Jeremy Phillips, che pesca sempre per primo le notizie più interessanti dal mondo dell'IP.

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