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05 dicembre 2009

Quando un nemico comune esige un lavoro di squadra...

Eleonora Fia

Il 30 Novembre scorso è stato siglato a Milano l'accordo tra il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute, che coordina l'attività dei N.a.s. e Federchimica; l'accordo ha portata innovativa, infatti è la prima volta che un Comando dell'Arma stringe un'intesa con un'associazione confindustriale ed è stato accolto con grande soddisfazione in quanto permetterà di sviluppare un'azione efficace contro gli illeciti e nondimeno di sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti di un fenomeno che nuoce ai consumatori, alle imprese e a tutto il sistema Italia.
Il Presidente di Federchimica Giorgi
o Squinzi ha sottolineato l'importanza di accordi come questi che vedano un'alleanza strategica e concreta del privato con le istituzioni pubbliche ed il Generale Cosimo Piccinno ha ricordato che ciò che anima questa collaborazione è la volontà di salvaguardare la salute dei consumatori e la stabilità delle imprese sane del nostro Paese.

Preso atto che, sempre più spesso, i sequestri di prodotti fuorilegge operati dai Carabinieri sono intercettati con l'Aiuto delle Associazioni di categoria delle Imprese, si è voluto ridurre ogni possibile rischio di asimmetria informativa. L'accordo prevede l'elaborazione congiunta di strategie operative, monitoraggi e servizi di controllo su tutti i settori merceologici rappresentati da Federchimica, con il coinvolgimento attivo delle imprese alle attività investigative del Comando, anche fornendo dati relativi a smarrimenti, furti e rapine perpetrati in danno dei propri associati.
Ai Carabinieri in servizio ai N.A.S sarà fornità una formazione specifica ed esperti delle Associazioni di Federchimica terranno in favore dei Nuclei territoriali corsi di aggiornamento.
Prodotti chimici taroccati contenenti sostanze illegali sono presenti sul mercato in quantità preoccupanti.

Parlando in cifre negli ultimi tre anni sono stati sequestrati prodotti fuorilegge per quasi 50 milioni di euro nel settore cosmetico e degli agrofarmaci cui si aggiungono quote di altri mercati come farmaci veterinari, principi attivi farmaceutici, medicinali di automedicazione e detergenti.
I cosmetici hanno in Italia un mercato di quasi 8.800 milioni di euro e si stima che il mercato parallelo , che potenzialmente copre il contraffatto, si aggiri sui 100 milioni di euro che si traduce nel 5% del mercato dei dentifrici e nel 10% del mercato dei profumi.
Per quanto riguarda gli agrofarmaci, la quota di prodotti illegali perchè contraffatti, rubati o importati illegalmente è stimata intorno ai 30 milioni di euro, pari al 4% del totale. Agrofarma ( ASSOCIAZIONE NAZIONALE IMPRESE AGROFARMACI) è impegnata dal 2005 in una campagna contro l'utilizzo di agrofarmaci illegali infatti l'utilizzo di questi prodotti è estremamente pericoloso per la salute umana e per l'ambiente.
Il fenomeno della contraffazione non risparmia neanche il settore dei prodotti per la salute animale infatti rappresenta il 3-5% delle specialità farmaceutiche per animali.

La contraffazione è sempre esistita, ha una storia lunghissima e rappresenta un problema ricorrente ma è con la globalizzazione che ha raggiunto dimensioni inimmaginabili.
L'errore di considerarla un'infrazione minore le ha permesso di guadagnarsi una fetta di mercato che oggi si assesta sul 5-7% del commercio mondiale. I traffici da essa generati stanno diventando una seria minaccia non solo per l'economia mondiale, ma anche per lo sviluppo a lungo termine; questi traffici rappresentano inoltre uno dei nuovi campi d'interesse oltre che dei contraffattori, della criminalità organizzata e del terrorismo internazionale.
La contraffazione mette in pericolo la sicurezza dei consumatori ed influisce notevolmente sulle performance delle aziende e dell'indotto economico industriale con inevitabili conseguenze sui posti di lavoro perciò ogni piccolo passo o azione inteso a prendere coscienza di questo fatto e ad ad arginare il fenomeno è degno di nota.

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