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12 maggio 2009

SIAE "cambia musica"...

Andrea Cicogna

Vita nuova? Mah... La Siae dal canto suo introduce una nuova disciplina secondo la quale i suoi iscritti sarebbero d'ora in poi liberi di scegliere se consegnare le proprie opere alla rete cercando nuovi modelli di business o se lasciare che Siae continui a gestire i propri diritti.

Per tutti gli artisti che optano per la prima ipotesi, Siae costituirà un registro apposito all'interno del quale saranno elencate le opere e gli autori. Creative Commons? Non proprio! In realtà un passo avanti, con la consapevolezza di una eccezione all'art.180 della legge sul diritto d'autore, che stabilsce appunto che Siae sia investita di un mandato senza esclusioni per la tutela di tutti i diritti dei suoi iscritti.

Ad essere precisi il comunicato da, molto più semplicemente, attuazione all'art. 11 del regolamento della Siae che prevede appunto la possibilità di gestire i diritti in determinate situazioni e territori, senza aderire al mandato Siae. Alla luce di una apertura di Siae stessa v
erso una scelta degli autori di gestire i loro diritti come meglio credono, e quindi di un avvicinamento ai creative commons mi chiedo se non si faccia prima ad abolire l'ormai derogato art.180 e lasciare liberi gli autori di gestire i propri contenuti invece di inserire una serie di liste interminabili, magari in formato pdf, di difficilissima consultazione?

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