Trademarks, Brands, Patents, Designs, Made in Italy, Copyrights, Competition Law, Contracts and Enforcement

12 settembre 2007

La Corte di Giustizia scopre l’acqua calda!

Stefano Sandri

La Cour d’Appel di Nancy aveva sollevato la questione pregiudiziale se il titolare di un marchio avesse il diritto di inibirne l’uso da parte di terzi nella denominazione sociale, nome commerciale o insegna per prodotti identici. La Corte di Giustizia conferma (11 settembre 2007 - C 17/06), sempre che tale uso si configuri come uso di marchio, data la diversa natura e funzione tra i vari segni. Ma c’era bisogno di dirlo??? Noi l’abbiamo già scritto nell’Art.22 (Unitarietà dei segni distintivi) CPI e nell’art. 21 CPI (Limitazioni del diritto di marchio), senza inventarci niente ma riprendendo la giurisprudenza e la dottrina consolidata in decenni sulla base del vecchio art. 13 legge marchi. Un pò meno presunzione ed una migliore diffusione del diritto italiano di marchio in Europa ci darebbe - almeno in questa area - quella credibilità che invece ci viene regolarmente e generalmente negata.

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