Lorenzo Litta
Il "povero" Michael Jackson è stato condannato per plagio da una Corte Belga. La notizia arriva come un fulmine su tutte le testate musicali e non del mondo. In realtà non è tanto la pronuncia del Tribunale di Bruxelles a far notizia, quanto la tempistica. Mi spiego meglio. Settembre 1995, esce "History: past, present e future. Book 1", album di Jacko con testi di Robert Kelly, super campione di incassi e che contiene il brano "You are not alone". Trascorse poche settimane, i fratelli Van Passels sostengono che la canzone sia un plagio di uno dei loro più grandi successi "If we can start over". La Società per il Diritto d'Autore Belga stabilisce che "i due testi sono molto simili". Jacko continua a vendere in tutto il mondo. Ora, Settembre 2007, la Sentenza della Corte di Bruxelles: risarcimento per i fratelli Van Passels. Ci sono voluti ben dodici anni perchè la Giustizia facesse il Suo corso. Piccolo particolare: "You are not alone" fu subito eliminata dal disco di Jacko per il Belgio, e la sentenza non ha alcun valore al di fuori dei confini, quindi il risarcimento sarà quasi nullo. Magra consolazione per i Van Passels: a loro è andata meglio che al mito canoro del Bel Paese "Al Bano" che aveva accusato davanti al Tribunale di Roma la popstar Usa, poi assolta, di aver copiato "Will you be there" da "I cigni di Balaka".
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