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21 agosto 2007

La battaglia della M

Lorenzo Litta

La Corte Suprema Federale Canadese ha dato torto alla BMW nella battaglia delle "M". Come ben sa la "M" caratterizza le versioni più sportive di tutte le BMW ed è registrato dal 1992 in quasi tutte le classi in moltissimi Paesi. La giapponese INFINITI (il marchio di lusso della NISSAN, una sorta di alter ego della Lexus/Toyota) ha lanciato una linea di auto sportive, che affiancano i SUV e le ammiraglie (auto di enorme successo nel mercato USA e Canadese), contrassegnate dal nome classe M. Rispettivamente la M35 (3500 cc V6 turbo da 370 cavalli) e M45 (4300 cc V8 da 420 cavalli), dunque auto dalle alte prestazioni, proprio come le M BMW. In più il lancio è stato caratterizzato da una intensa campagna pubblicitaria basata sul pay-off "M is coming in the INFINITI world". A Monaco di Baviera non l'hanno presa benissimo... Ma hanno comunque perso. Indipendentemente dalla forza del marchio M, si sono infatti dimenticati di registrarlo in Canada. Mi chiedo a questo punto se l'uso possa davvero essere considerato un elemento costitutivo di un marchio di fronte a sentenze di questo tipo. Per la cronaca è solo il primo round, visto che la battaglia riprenderà in autunno o al più tardi all'inizio del 2008 in Europa, dove l'INFINITI sta per sbarcare (utilizzerà i vecchi stabilimenti RENAULT F1 nei pressi del circuito di Le Castellet). Come non bastasse, la stessa AUDI (che ha acquistato la vecchia NSU-Prinz) sta valutando l'opportunità di una nuova NSU-Prinz TT su base...AUDI TT. C'erano una volta la distintività...

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