Trademarks, Brands, Patents, Designs, Made in Italy, Copyrights, Competition Law, Contracts and Enforcement

29 agosto 2007

Gemelli Coltelli

Lorenzo Litta


Ancora auto e difesa dell'IP. Questa volta il problema non riguarda un marchio ma il design e tornano in gioco i cinesi. Per i lettori di "Quattroruote" la Shuanghuan CEO, sorella gemella della BMW X5 primo modello, non costituisce certamente una novità. Tuttavia sembra che a distanza di un anno, proprio nel momento in cui la CEO (un nome davvero "importante" per un SUV di 5 metri), si apprestava al debutto all'imminente Salone Internazionale dell'Auto di Francoforte. Sul web corre voce che i legali della BMW stiano pe
r presentare un'azione legale per la violazione delle privative di IP legate al modello X5. Va detto che la "CEO" non solo a livello di impressione generale ricorda l'auto bavarese ma anche in molti dettagli (il portellone, le luci posteriori, i profili dei parafanghi, il taglio dei finestrini, la forma del volante…). Certamente l'assimilazione non può esserci in assoluto nemmeno per l'utilizzatore non informato perchè è palese la differente qualità generale. Problema che dovrebbe presentarsi anche per la "Little Noble", nuova microcar mandarina che riprende pedissequamente le linee della nuova Smart "ForTwo". Sembra che in entrambi i casi il Tribunale di Francoforte potrebbe emettere un'ingiunzione che impedisca l'esposizione di entrambe le vetture al prossimo Salone Internazionale dell'Auto. Attendiamo pochi giorni e ne sapremo di più...

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