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09 gennaio 2007

La Guerra della Birra prosegue (ma vincono sempre gli stessi)

Lorenzo Litta

Chi la fa l'aspetti. Mentre proseguono senza sosta i conflitti giudiziali con la Budvar, la Anheuser Busch è stata attaccata anche sul fronte occidentale, quello della Germania. Ed è uscita dalla battaglia, ancora una volta, vincitrice. La BitBurger Brauerei (nota società tedesca, primo importante mecenate di Michael Schumacher) aveva proposto opposizione contro la registrazione come marchio comunitario denominativo di "BUD" e come marchio comunitario figurativo di "American Bud" e di "Anheuser Busch Bud". Le tre opposizioni erano basate sulla presunta confondibilità con i loro marchi nazionali anteriori, sia denominativi che figurativi contenenti il termine "Bit". La Seconda Commissione di Ricorso dell'UAMI nel giugno del 2004 aveva però risposto "picche". I risoluti teutonici non si sono persi d'animo ed hanno presentato Ricorso dinanzi al TPI (Cause T-350/04, T-351/04, T-352/04) basato sull'articolo 8, nn.1, lett. b), e 5 dell'RMC. Ed hanno perso di nuovo la battaglia. Intanto la settimana scorsa la Budvar ha presentato un nuovo Ricorso al TPI contro il marchio BUD. C'è qualche dubbio su quale potrà essere la decisione della Corte sul "vincitore"? Siamo sicuri che queste cause non servano solo a rimpinguare le tasche degli Avvocati dei "Mastri Birrai del Missouri"?

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