Lorenzo Litta
Il tanto auspicato ammodernamento dell’UIBM è ufficialmente iniziato. Dal 1 Giugno sarà possibile effettuare il deposito dei brevetti online. Si tratta di una vera e propria svolta. Una rivoluzione nel contesto di immobilità in cui vegeta il Belpaese. Rinunceremo ad interminabili code e ci “emanciperemo” dalla schiavitù cartacea? Sarà davvero possibile con un semplice clic del mouse proteggere le proprie invenzioni ed i propri segni distintivi come avviene da anni presso UAMI, EPO e WIPO? Questo promette il Ministero dello Sviluppo Economico (ma non doveva chiamarsi MAP???) nel tentativo di favorire la “sburocratizzazione” nei rapporti con il cittadino. I diritti dell’inventore scatteranno nel momento in cui le Camere di Commercio risponderanno al brevetto spedito via internet. È questo a preoccupare…
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